
Siamo nel mezzo di una transizione energetica epocale.
Il fenomeno è tangibile nella vita quotidiana, basta guardare gli aumenti in bolletta: quest’anno il costo medio del consumo di energia è raddoppiato.
E la casa è proprio al centro di questa transizione.
Non a caso tutte le misure, i bonus (Superbonus, Ecobonus, Sismabonus) sono state concepite per trasformare la nostra casa in un ambiente ecosostenibile.
Ben prima del conflitto ucraino, infatti, la Commissione Europea aveva già impegnato tutti i paesi membri a una sfida ambiziosa: ridurre i consumi energetici e l’impatto sull’ambiente entro il 2030.
Per fare il punto della situazione e capirne l’impatto che avrà sul mercato immobiliare, ho intervistato l’economista Salvatore Cataldo, consigliere di diverse banche e insegnante nei corsi per agenti immobiliari.
Salvatore Cataldo: per cominciare, sai che gli immobili residenziali sono più inquinanti persino dei trasporti?


Silvia Rossi: Ma come ci siamo trovati nel mezzo di una transizione energetica?
Salvatore Cataldo: nella storia si sono verificate diverse transizioni energetiche: una dal carbone al petrolio, poi dal petrolio al nucleare infine oggi stiamo vivendo il passaggio alle energie rinnovabili.
Salvatore Cataldo: essendo gli edifici così inquinanti, la Commissione Europea con una direttiva del 2021 ha fissato gli obiettivi per diminuire drasticamente le emissioni di C02: entro il 2030 gli edifici in classe G dovranno passare in classe F ed entro il 2050 in classe E. Inoltre, oggi con la guerra in Ucraina, il tema dell’energia e del risparmio energetico sono diventati drammatici e urgenti.
I bonus e i fondi stanziati nel PNRR servono proprio per raggiungere questi obiettivi. Mentre Ecobonus e Sismabonus sono ancora in atto il Superbonus al 110% è terminato e proseguirà con diverse modifiche.
Silvia Rossi: che impatto ha la transizione energetica sul mercato immobiliare?
Salvatore Cataldo: le abitazioni nuove e quindi più all’avanguardia sulle tecnologie del risparmio energetico sono sempre state più quotate sul mercato rispetto a quelle più datate. Negli ultimi anni la forbice tra il nuovo e l’esistente si è ampliata molto ed è destinata ad ampliarsi ulteriormente.

Salvatore Cataldo: nel prossimo futuro quindi un immobile che garantisce conformità e maggiore efficienza energetica sarà preferito rispetto a uno meno efficiente.
Silvia Rossi: Posso confermarlo anche io con la mia esperienza quotidiana di agente immobiliare. Fino a qualche anno fa, il tema della classe energetica non era molto sentito da parte degli acquirenti; in una trattativa influiva sul prezzo in modo davvero minimo. Oggi invece gli acquirenti fanno moltissima attenzione a questo aspetto perché ci siamo tutti resi conto di quanto l’efficienza energetica impatti sul bilancio familiare.
Salvatore Cataldo: A lungo termine l’efficientamento energetico si rivela un investimento. Dal 2019 ad oggi, gli immobili di classe F e G hanno subito una diminuzione di valore del 25%-30%, mentre gli edifici nuovi e più efficienti hanno tenuto i prezzi.
Come ci ha raccontato con grande chiarezza l’economista Cataldo, la casa è uno dei pilastri della transizione energetica in corso. Dobbiamo tutti trasformare le nostre abitazioni in ambienti più efficienti per risparmiare, non inquinare e aumentarne il valore.
Slide a cura di Salvatore Cataldo
Fonti: Agenzia delle Entrate – MITE – Camera dei Deputati
Alcuni immobili del mio portfolio:
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