
Cosa è successo al mercato degli affitti dopo la pandemia?
È ancora vantaggioso per un proprietario affittare un appartamento a scopo residenziale?
Come agente immobiliare mi occupo anche di case in affitto e ultimamente ho notato dei grandi cambiamenti nel mercato.
Ho pensato che fosse il caso di approfondire!
Mi sono rivolta a Silvia Spronelli, Top Manager di Solo Affitti, la rete nazionale dedicata agli affitti.

Ve la presento: Silvia Spronelli sognava di intraprendere la carriera di magistrato. A metà degli ani ’90, in pieno boom immobiliare, ha iniziato a collaborare con l’agenzia immobiliare di famiglia occupandosi dei clienti meno ascoltati in quegli anni: i clienti alla ricerca di immobili in affitto.
Mentre i colleghi si impegnavano al massimo nelle trattative di compravendita, Silvia ha intuito che le sue conoscenze legali le permettevano di dare una risposta specifica alle esigenze di chi cercava un affitto a lungo termine.
Inizia così il lungo percorso che la porta a fondare e dirigere Solo Affitti, un portale leader nel settore.
Dalla sede di Cesena, Silvia Spronelli ha fatto crescere il suo business, fino a costruire una rete di 310 punti in tutta Italia.
Quando ho scoperto che Silvia era disponibile per un’intervista ho subito pensato: quale migliore punto di vista per comprendere le tendenze del mercato degli affitti dopo la pandemia?
Ecco di cosa abbiamo parlato:
Silvia Rossi: Parliamo di cosa è successo al mercato degli affitti dal primo lockdown ad oggi?
Silvia Spronelli: C’è una sostanziale differenza fra le città più piccole e le grandi città, anche se il mercato degli affitti italiano è un mercato florido, con una richiesta abbondante e superiore all’offerta. Certo, la pandemia ha influito in modo consistente, soprattutto per quanto riguarda i contratti di affitto a breve termine, come i contratti per gli studenti fuori sede.
La famiglia italiana, in generale, preferisce una locazione più stabile, che permetta al nucleo familiare di avere una soluzione abitativa a lungo termine, con un investimento iniziale contenuto.
In generale, come ha rilevato proprio il centro studi di Solo Affitti, se compariamo i dati del 2019 con quelli di quest’anno c’è stato un calo importante sia del numero dei contratti che del canone medio.
Il calo è dovuto principalmente alla chiusura delle università e alla didattica a distanza che ha permesso agli studenti fuori sede di frequentare le lezioni dalle città di origine.
Nel 2021 tuttavia abbiamo notato un aumento del numero dei contratti di affitto e tutto fa pensare a una ripresa generale del mercato, anche se siamo ancora lontani dai numeri del 2019.
Se vogliamo analizzare le tendenze specifiche, io considererei come rilevante proprio il caso delle due “capitali” d’Italia: Roma, capitale istituzionale e Milano, capitale commerciale.
Il mercato nelle due città mostra una diversità di fondo, specialmente in quest’ultimo periodo.

Andamento dei canoni di affitto Roma-Milano, fonte: Blog di Solo Affitti
Dal 2009 al 2013 abbiamo visto un forte ribasso dei canoni di affitto, sceso anche del 19%, seguito da una progressiva ripresa in entrambe le città. Roma si è mostrata più lenta nella ripresa e con meno picchi di Milano che, nel 2017, era tornata ai livelli del 2009.
Perché a Roma non c’è stata la stessa crescita di Milano? Semplice, per l’effetto che hanno avuto il canone concordato e i contratti di locazione agevolati, estesi anche a studenti fuori sede e contratti di locazione breve.
A Roma, anche dopo il lockdown, il canone concordato costituisce circa l’85% dei contratti di affitto della Capitale, mentre Milano resta ancorata alle oscillazioni del contratto cosiddetto “libero”.
Silvia Rossi: Quali sono le previsioni per il prossimo futuro?
Silvia Spronelli: Tutti i dati sono ottimisti: quello degli affitti resta un mercato florido, proprio per la grande domanda. L’affitto è la scelta preferita non solo dalle famiglie: dopo una separazione spesso si sceglie l’affitto ed è anche la scelta dei giovani che vanno a vivere da soli per la prima volta.
Inoltre da diversi mesi gli studenti universitari iniziano a tornare nelle città dove studiano, grazie alla ripresa delle lezioni in presenza, così come i contratti per i lavoratori di passaggio sono aumentati di quasi il 20% in questa prima parte del 2021.
I dati ci parlano di una ripresa e di una domanda che non calerà nel tempo.
Silvia Rossi: Dal primo lockdown in poi avete notato un cambiamento nelle richieste di locazione?
Silvia Spronelli: Assolutamente sì. Sono aumentate le richieste di case più grandi, con spazi aperti (balconi o giardini) e la richiesta di case nel verde, specialmente per le famiglie.
Il dato più interessante è che anche chi era già titolare di un contratto d’affitto ha cercato soluzioni diverse, più grandi e spesso con il balcone. Quindi anche le richieste di cambio locazione sono state moltissime.
Certo questa tendenza potrebbe anche diminuire fortemente con il ritorno al lavoro in presenza, in città.
Silvia Rossi: anche io inizialmente ho pensato che a Roma si sarebbe impennata la richiesta di case fuori città, piuttosto che in centro ma non è stato così. Il centro di Roma continua a trovare inquilini con semplicità.
Silvia Spronelli: Secondo me ha senso. Anche se dopo il lockdown molti hanno desiderato spazi aperti ed ampi, con il ritorno alla routine cittadina si torna indietro, si cerca un compromesso.
Silvia Rossi: Parliamo di Solo Affitti, raccontaci qualcosa di più.
Silvia Spronelli: La nostra visione è innovativa e distante dal mondo dell’intermediazione immobiliare classica. Il nostro ruolo è affiancare il proprietario non solo nel momento della locazione ma in tutto il percorso di gestione dell’immobile per trasformarlo in una rendita sicura.
Per questo selezioniamo accuratamente gli inquilini, offrendogli le condizioni più vicine possibile alle loro esigenze in perfetta trasparenza. Allo stesso tempo con la selezione dell’inquilino dal nostro database, tuteliamo il proprietario.
A questo aspetto tengo moltissimo, stiamo puntando su questo nostro approccio anche come elemento differenziante del nostro brand.
Abbiamo creato un servizio che si chiama “Solo Affitti Pay”: il proprietario ci affida un immobile per un lungo periodo. Noi diventiamo i suoi “inquilini”, garantendo la continuità del versamento del canone al proprietario, anche in caso l’inquilino vero e proprio non pagasse o lasciasse l’immobile. In questo modo il proprietario trasforma una proprietà immobiliare in una rendita garantita a lungo termine, riducendo rischi e costi di gestione.
Noi lavoriamo come veri e propri Rental Property Manager: selezioniamo i potenziali inquilini, curiamo i dettagli. Ma il contratto resta fra proprietario ed inquilino, in modo che sia possibile applicare le agevolazioni previste, come la cedolare secca.
Silvia Rossi: Un modo davvero diverso di lavorare con gli immobili in affitto! Grazie Silvia di questa intervista. Ne faremo tesoro.
Silvia Spronelli: Grazie a te.
Voi che cosa ne pensate? Avete immobili in affitto?
Mi piacerebbe sapere la vostra opinione, scrivetemi via email che cosa ne pensate e se volete approfondire la questione!